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CONTRADDIZIONI IN SENO AL POPOLO (II)
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La stampa locale del 16 marzo, ed anche qualche agenzia a livello nazionale, riporta dell'aggressione perpetrata da alcuni operai della Fonderia Pisano a danno di manifestanti che protestavano contro la fabbrica, situata in un grosso quartiere di Salerno, perché altamente inquinante. Nel secolo scorso si usava fare volantinaggio davanti alle fabbriche. Ce n'erano parecchie intorno a Salerno, negli anni '70. Quando c'era qualcosa da dire, uno sciopero, una mobilitazione, un fatto da denunciare, si stampava qualche migliaio di volantini con l'indistruttibile Gestenter (elettrico) e si partiva per le fabbriche. La Pisano, che sta esattamente dove stava 40 e più anni fa, era un problema: gli operai facevano una specie di turno autogestito. Lavoravano finché potevano e guadagnavano a cottimo. Un cottimo 'collettivo' che 'obbligava' tutti a tenere un elevato ritmo produttivo e che tuttavia ripagava ciascuno in proporzione al numero di pezzi che riusciva a realizzare nelle otto/nove ore di lavoro. Ciò comportava turni molto elastici, per cui bisognava arrivare lì alle cinque del mattino (o alle sei della sera, se non ricordo male) e aspettare che uscissero le 30/40 persone del turno, uno ad uno, sempre distanziati. Ci potevi passare più di un'ora. Una mattina, insieme a noi stava fermo davanti all'ingresso un signore ben vestito, un po' emaciato, che subito ci chiese una copia del volantino. Avevamo scritto una lunga filippica contro la nocività del lavoro sulla scorta di quello che ci aveva raccontato Mariano, un operaio della stessa fabbrica, ex parà e comunista della parrocchia intransigente degli ML (marxisti leninisti) . Constatammo che il signore leggeva attentamente ed approvava continuamente con vistosi inchini in segno di assenso. Non era uno della squadra politica. Anche se fosse stato un nuovo arrivo, lo avremmo sgamato immediatamente. No, non era un poliziotto. Appena finita la lettura commentò: "Ma glielo dico sempre anch'io, ma non c'è verso. Lavorano, lavorano...E quando finiscono qui corrono a zappare l'orto". Per non dire, scusi ma lei chi è, gli chiesi: "è dell'ispettorato ?" " No, no, sono uno dei proprietari..." P.S. Il 'compagno Mariano' è morto parecchi anni fa, di tumore. SA - 17/03/2016.
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